Cosa mangiamo
Mai come oggi si è parlato di alimentazione e dietologia come salvaguardia della salute dell’uomo e strumento di prevenzione di molte malattie.
All’inizio di questo nuovo millennio tutti gli studiosi più autorevoli in materia di nutrizione umana sembrano concordare sul fatto che una sana alimentazione e quindi un giusto apporto nutrizionale giornaliero,sia la condizione senza la quale non si può mantenere lo stato di salute fisico dell’uomo.
Se poi ad un corretto comportamento alimentare si associa una adeguata attività fisica, l’abbattimento dei rischi di sviluppo di alcune patologie risulta ancora più efficace.
Si ritiene pertanto oggi giusto allargare il concetto di sana alimentazione a quello di sano stile di vita.
Il modello alimentare italiano dimostra negli ultimi quindici anni mutamenti nei consumi dei vari nutrienti,così per quanto riguarda l’apporto calorico giornaliero risulta ridotto di circa 400 k/cal /die e la fonte principale di approvvigionamento energetico deriva dalle proteine e dai lipidi responsabili del 154% e 131% del fabbisogno giornaliero medio. Sono anche diminuiti i consumi dei carboidrati (zuccheri) con circa il 60% in meno al giorno.
Queste variazioni sono legate ad una serie di mutamenti socio economici-politici che hanno determinato un cambiamento dei consumi alimentari con tendenza ad allontanarsi da un modello alimentare di tipo mediterraneo per avvicinarsi ad abitudini alimentari di tipo occidentale.
Questi cambiamenti alimentari e i mutamenti di stile di vita sono ampiamente responsabili della crescente prevalenza dell’OBESITA’ E DELLE MALATTIE CARDIOVASCOLARI, DI QUELLE OSTEOARTICOLARI, DELL’APPARATO GASTROENTERICO E DEI TUMORI.
Il fegato per esempio è uno degli organi digestivi sicuramente più coinvolto in patologie causate da una dieta alterata. Un eccesso di introduzione di grassi con la dieta, ma la stessa obesità ed il diabete, possono condurre allo sviluppo della steatosi epatica con possibile evoluzione in epatite e che può successivamente evolvere in cirrosi epatica.
Anche altri organi possono subire danni: esofago, pancreas, intestino (celiache, malattie infiammatorie intestinali, tumori del colon).